I Gonzaga dal pollice verde

Ultima modifica 17 dicembre 2018

Nelle residenze urbane e suburbane realizzate per la famiglia Gonzaga era sempre presente la struttura del giardino con forme e stili propri dell’epoca in cui sono stati costruiti, dal più intimo e privato hortus conclusus del Medioevo al magnifico giardino all’italiana che meravigliava gli ospiti con prospettive, giochi d’acqua, automi e movimenti meccanici, piante e fiori delle specie più ricercate,
sino ai barchi e broli delle corti rurali. Solo nel Palazzo Ducale di Mantova, una vera città nella città, era presente una ricca varietà e tipologia di giardini: quello segreto di Isabella d’Este, quelli Pensili e del Padiglione o dei Semplici, dei Cani e del Baluardo. Lo stesso articolato sistema di ambienti e giardini si ritrovava all’interno e all’esterno della villa suburbana di Palazzo Te, dove si intrecciavano soluzioni tipologicamente diverse, dal giardino segreto al labirinto, dagli spazi di rappresentanza alle aree produttive.


Il giardino di Palazzo Giardino a Sabbioneta


A Sabbioneta il Palazzo Giardino era la residenza privata di Vespasiano, dedicata al suo otium, chiamato nei documenti anche giardino de la fontana per la presenza della fontana al centro dell’incrocio di due viali. Dal ‘600 in poi subisce un progressivo deterioramento. A settembre 2018, grazie ad un finanziamento regionale e sulla base delle ricerche effettuate, il giardino ha riaquistato definitivamente la sua originaria forma e bellezza.